Lo sbarco dei Mille e l’impresa di Garibaldi – Figurini AMIS
Lo sbarco dei Mille e l’impresa di Garibaldi – Figurini AMIS
L’impresa di Garibaldi e lo sbarco dei Mille attraverso i figurini AMIS di quell’epopea del 1860 e degli eserciti che furono coinvolti.
Iniziamo con tre splendidi figurini della AMIS – Associazione Milanese di Uniformologia e del Figurino Storico.
Nostromo della Real Marina del Regno di Sardegna 1860
Figurino AMIS, in scala 54mm in metallo bianco, prezzo di listino € 20,00.
Il figurino AMIS – Associazione Milanese di Uniformologia e del Figurino Storico è di ottima fattura rappresenta un Nostromo della Nostromo della Real Marina del Regno di Sardegna nel 1860.
Il Nostromo si presenta in divisa della Real Marina del Regno di Sardegna. Con pantaloni, camicia, papillon, gilet, giubba, cinturone con fodero e spada, cappello. La base rappresentante una pozione di molo è completata da una bitta.
La posa vede il figurino in piedi con la spada impugnata dalla mano sinistra e il cappello sotto braccio sul lato destro.

Reggimento Guide dell’Esercito del Regno di Sardegna – 1860
Scenetta AMIS con figurini in scala 54mm in metallo bianco, prezzo di listino € 55,00.
La scenetta composta da due figurini, del Reggimento Guide dell’Esercito del Regno di Sardegna – 1860, in particolare sono rappresentati un trombettiere e un ufficiale.
I due personaggi della scenetta sono in divisa da parata. Colbacco con fiamma col fiocco e nappina argento per l’ufficiale, filettatura e fiocco di seta per il trombettiere, tunica, pantaloni con doppia banda, pastrano, spallini, giberne e cinturini di sciabole e tasca per sciabola, fodero e sciabola, stroma per il trombettiere. La base rappresentante una pozione di scala con balaustra e colonnina sormontata da un vaso infiorato.
La posa del trombettiere è in piedi mentre dorme appoggiato con il gomito destro alla colonnina e la mano destra appoggiata alla guancia, la gamba destra accavallata alla sinistra. L’ufficiale è nell’atto di scendere i gradini in prossimità del trombettiere, con la sciabola impugnata con la mano sinistra.

Note Storiche
Esercito del Regno di Sardegna – Uniformi – Guide a cavallo
Reggimento Guide
L’annuncio della costituzione di un reggimento Guide è contenuto nella nota del 23 febbraio 1860, seguita dalla circolare del 28 febbraio e dalla nota del 7 marzo 1860 in cui si fa l’elenco degli “oggetti di corredo per la divisa speciale del Reggimento Guide”.
In esso figurano tutti i capi di vestiario, che riportiamo di seguito, in dotazione agli ufficiali ed ai militari di truppa del nuovo reggimento.
Il nuovo reggimento è previsto comporsi di uno stato maggiore e di 5 squadroni attivi per un totale di 742 uomini e 586 cavalli. Il ministro della guerra, generale Manfredo Fanti, che si riserva di comunicare data e luogo dove si formerà il reggimento, indica che per il momento (28 febbraio) si costituiranno solamente lo stato maggiore, 3 squadroni attivi, stato maggiore e squadrone deposito.
La tenuta
Riguardo alla tenuta, il 7 marzo il colbacco venne descritto con fiamma celeste cordonata di bianco all’estremità, nappina bianca e pennacchietto in crine di colore scarlatto, cordoni neri. Berretto di fatica celeste con cordoni e cornetta bianchi. Tasca-sciabola di colore celeste con croce di Savoia di ferro liscio. Resto come la cavalleria leggera eccetto il colore celeste della gualdrappa.
Inoltre è’ confermato sia armamento che arredi e buffetterie del precedente squadrone guide.
Infine sottufficiali e soldati continueranno a far uso dell’attuale loro giubba e valigia fino a totale consumo.
Nella nuova unità di cavalleria erano ammessi i militari di cavalleria già in servizio nell’esercito austriaco, oltre al personale dello squadrone guide. Alla composizione dei quadri doveva concorrere un certo numero di graduati esperti prelevati dai reggimenti di cavalleria.
Il riassetto di quest’Arma, come del resto di tutto l’esercito, fu reso necessario dopo l’incorporamento di varie formazioni di truppa provenienti dai diversi Stati della penisola, che, in virtù delle nuove acquisizioni territoriali seguite alla vittoriosa campagna militare del 1859, furono annessi al Regno.
Oggetti di corredo per il Reggimento Guide
(Nota – N. 49 – 7 marzo 1860)
Oggetto |
Ufficiali | Truppa |
Colbacco | ||
Turbante | uguale a quello degli elmi di cavalleria di linea | idem |
Fiamma | panno bleu cilestro, filettatura e fiocco d’argento | panno bleu cilestro, filettatura e fiocco di seta bianca per sottufficiali e cotone bianco per soldati |
Pelo | d’orso nero | idem, o di montone nero; bianco per trombettieri e musicanti |
Nappina | sferica d’argento | di lana rossa |
Pennacchietto | bianco (aigrette) | bianco di crine |
Coperta (cioè foderina) | di caucciù | idem |
Berretto di fatica | ||
di panno celeste. Uguale a quello per la cavalleria. Filettatura in bianco | idem | |
Tunica | ||
Di panno celeste con falda corta abbottonata sul mezzo-petto con sei cordoni di seta nera. La goletta e i paramani di velluto nero ed ornati di pistagna bianca. Un cordone nero ornerà pure le maniche e le cuciture del dorso | idem con 6 cordoni di lana nera | |
Giubba di fatica | ||
La giubba di fatica sarà della foggia di quelle della cavalleria, sarà pure di panno celeste ed avrà alla goletta la mostra di velluto nero filettata in bianco; invece di controspallini avrà un doppio cordone di lana nera | ||
Bottoni | ||
Grossi – piccoli | sferici, in metallo bianco come per la cavalleria | idem |
Pantaloni | ||
Come quelli di cavalleria, a doppia banda di panno celeste | idem, col gambale di cuoio nero al disotto del ginocchio per pantaloni di fatica; senza gambale per quelli di parata | |
Pastrano | ||
Uguale a quello di cavalleria | idem, con mostra alla goletta di panno celeste filettato in bianco | |
Spallini, giberne e cinturini di sciabole | ||
Come quelli per la cavalleria; non si farà uso di cordoni | idem | |
Tasca da sciabola (sabretache) | ||
Con croce bianca sormontata dalla Corona Reale | croce bianca | |
Contornata di corame lucido | di corame nero | |
Pendagli d’argento per parata | di bufalo bianco | |
Pendagli di cuoio nero giornalmente | ||
Altri oggetti di corredo | ||
Eguali a quelli per cavalleria |
idem |
Note e precisazioni
Precisazioni sul colbacco vennero pubblicate con la nota del 20 maggio 1860. Per i trombettieri si prescrisse il colore nero della pelliccia, come il resto della truppa, anziché il bianco previsto all’inizio, probabilmente per la difficoltà di reperire pelliccia di tale colore. La borsa doveva essere di colore rosso scarlatto ed il pennacchietto di piume bianche di forma uguale alla truppa.
Più generalmente il colbacco doveva avere i soggoli applicati nella parte superiore interna. Inoltre esso doveva essere adornato con cordoncini in argento per gli ufficiali, in cotone bianco per la truppa ed in lana rossa per i trombettieri.
La nota del 30 giugno 1860 conferma i pantaloni di colore celeste (come la tunica), ma con bande di panno bianco, tuttavia continueranno ad essere usati fino a consumazione quelli in uso con bande celesti. La stessa nota prescrive la speciale foderina per il colbacco e un astuccio di latta, da conservare nella borsa della sella, per il pennacchietto quando questo non è portato. Inoltre i bottoni della giubba di piccola tenuta saranno “conformi” a quelli della grande tenuta.
Naturalmente anche per le Guide tutte le disposizioni prese per definire l’uniforme degli ufficiali, si trovano contenute nel giornale militare del 1864 insieme con i relativi disegni.





Soldato del Reggimento di Cavalleria Savoia – 1859
Anche questo figurino dell’AMIS – Associazione Milanese di Uniformologia e del Figurino Storico, effige di un Soldato del Reggimento di Cavalleria Savoia del 1859 e di ottima fattura.
Figurino AMIS, in scala 54mm in metallo bianco, prezzo di listino € 55,00.
Il cavalleggero del reggimento Savoia si presenta in divisa di con pantaloni con doppie bande, tunica, cravatta, spencer, pastrano, cinturino con fodero e sciabola, elmo, dragona, guanti, spallini, giberna e bandoliera e cordoni, coperta da campo. Il cavallo è munito di piccola bardatura con sella inglese, gualdrappa piccola e briglia all’inglese per la piccola tenuta.
La posa del cavalleggero è in sella al cavallo con la lancia finita di banderuola impugnata con la mano sinistra e le redini con la mano destra rivolto di tre quarti sul lato sinistro. Il cavallo è in posizione di fermo con la zampa posteriore destra alzata.




Note Storiche
Esercito del Regno di Sardegna – Uniformi – Cavalleria
Reggimento Savoia
Con il riordino della cavalleria nel 1850, i quattro reggimenti di linea rimasti conservarono l’elmo col cimiero di ottone, fregiato sul davanti dalla croce di ferro lucido.
Sulla tunica di panno turchino scuro, introdotta con le disposizioni del 12 marzo 1843, erano applicate spalline in alpacca con frange da un lato argentate dall’altro di cotone (nota del 9 marzo 1858).
La doppia banda sui pantaloni di panno “tournon bigio” divenne indistintamente turchino scuro per la “bassa forza” (sottufficiali e soldati semplici) in tutti i reggimenti della cavalleria, mentre gli ufficiali conservarono i colori del Corpo.
I paramani di Savoia Cavalleria, modificati nell’ottobre del 1848, vennero ridefiniti con nota del 6 dicembre 1855 che prescriveva la mostra o pattina in velluto di seta nera anziché il panno turchino.
Lo specchietto riportato qui sotto descrive i colori prescritti per la cavalleria di linea (il colore cremisi era definito allora “chermisino”).

La sciabola di cavalleria Mod. 1834 subì una modifica al fodero nel 1858. Le due fascette a sostegno delle campanelle vennero infatti ravvicinate la prima a 75 mm dalla bocca e la seconda a 125 mm dalla prima fascetta. La misura riguardava però solamente i foderi di nuova produzione o le sciabole in riparazione.
caption id=”attachment_1904″ align=”aligncenter” width=”320″] Pistola Ufficiale di Cavalleria – 1844[/caption]

Colori dei panni nei reggimenti di cavalleria di linea (Nota – N. 119 – 30 giugno 1860) |
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Reggimento | colletto | filettatura | pattina sulle maniche | doppia banda ai pantaloni degli ufficiali |
Nizza Cavalleria | chermisino | chermisino | turchino | chermisino |
Piemonte Reale Cavalleria | scarlatto | scarlatto | turchino | scarlatto |
Savoia Cavalleria | velluto nero | scarlatto | velluto nero | nero |
Genova Cavalleria | giallo | giallo | turchino | giallo |

Capi d’arredo per la tenuta degli ufficiali di cavalleria pubblicati il 6 marzo 1856



Descrizione dell’uniforme degli ufficiali della cavalleria di linea secondo il regolamento del 31 agosto 1864
Tunica
Di panno turchino scuro a doppio petto con due file di 9 bottoni ciascuna, filettata sul davanti con panno di colore uguale al colletto o alla mostra. Posteriormente, sulla cucitura della line del dorso, due bottoni distanti cm 12 circa uno dall’altro, segnano la fine delle falde. Queste sono cucite come se fossero di un solo pezzo in modo da formare sei pieghette, tre di fronte alle altre tre. La lunghezza delle falde è per tutti 18 cm e la loro circonferenza, misurata lungo il lembo inferiore, sarà di m 1,5 a lavoro ultimato.
La fodera
La fodera è di seta o di altra stoffa nera leggera.
Sul retro si trovano due finte tasche (“saccoccie”) contrassegnate verticalmente da patte o mostre di panno uguale alla tunica, alte cm 15 e filettate. La loro larghezza, compresa la filettatura, è di cm 3,5 al centro delle due estremità arrotondate, cm 4 tra le due punte centrali e cm 1,5 alle incavature.
Il colletto
Il colletto diritto, aperto sotto il mento e alto cm 4,5 compresa la filettatura, nel mezzo è provvisto di gancetto col quale si chiude in alto la tunica.
Le maniche
Le maniche sono sufficientemente lunghe in modo che il loro paramano giunga a coprire metà del dorso della mano a braccia naturalmente distese.
I paramani
I paramani, alti cm 6 compresa la filettatura colorata di cui è ornato il margine superiore, sono dello stesso panno della tunica. Sopra di essi, applicati longitudinalmente sulla parte esterna dei polsi, si trovano le pattine o mostre di panno, anch’esse filettate tutt’intorno tranne la metà superiore diritta, lunghe ciascuna cm 12 compresa la filettatura. La loro forma è rettangolare all’interno e a tre punte equidistanti all’esterno. In corrispondente di quete tre punte sono fissati altrettanti bottoni d’uniforme piccoli. In corrispondenza delle tre punte la mostra misura cm 4,5 e nella parte più stretta dell’incurvatura cm 3,5.
Tutte le filettature hanno un diametro di mm 4.
I bottoni
I bottoni sono d’argento o di metallo simile ed hanno un diametro di cm 2 quelli grandi, destinati alla parte anteriore del busto e alle mostre delle tasche posteriori, e cm 1,3 quelli piccoli, destinati alle mostre delle maniche.
Per fissare gli spallini è praticato un foro su ambedue i lati in prossimità colletto ed un passante in cuoio è applicato sulle due parti vicine alla manica: quest’ultimo riceverà il gancio di cui sono muniti gli spallini, mentre nel foro va inserito il piolino che poi si fissa all’interno sulla fodera. Il passante è coperto da un galloncino tessuto ad occhio di pernice e ornato da filettatura. Il galloncino ha una larghezza di cm 2 ed una lunghezza di cm 4,5. Quando non si fa uso degli pallini, il foro va coperto da un bottoncino d’uniforme, uguale a quelli delle mostre, che si fissa internamente con un piolo o in altra simile maniera in modo che si possa togliere subito il bottoncino quando si voglia applicare gli spallini sulla tunica.
Pantaloni
Di panno-lana detto tricot di colore bigio. Doppie bande laterali parallele di colore del corpo per tutta la lunghezza esterna, ciascuna di esse larga cm 3, distanziate di mm 6.
Muniti di sottopiedi o staffe di cuoio nero fissati lateralmente con due fibbie doppie ovali e, all’interno, con due bottoncini doppi lisci. Fibbie e bottoncini in metallo bianco.
Cravatta
Pastrano
Spencer
Elmo
Berretto di fatica
Di panno turchino scuro con fascia inferiore di marocchino nero. Calotta piana e circolare di diametro di cm 17,5. Visiera perfettamente piatta e orizzontale come prescritto per il chepì dei Cavalleggeri; la sua massima larghezza è però di cm 4,5 e il suo circuito esterno di cm 34 circa.
Alto nella parte anteriore cm 6,3, in quella posteriore, che è leggermente inclinata a partire dalla parte superiore dove sono posti i distintivi, cm 10 misurata perpendicolarmente.
Dall’alto in basso ornato da tre filettature del colore del Corpo di tipo uguale a quelle della tunica e collocate come descritto per i tre cordoncini del chepì dei Cavalleggeri, cioè montanti verso la calotta, due ai lati e una dietro. Uguale filettatura anche lungo l’orlo inferiore.
Soggolo di cuoio verniciato largo cm 1,5, fissato dove finisce la visiera mediante due bottoni piccoli d’uniforme. La parte sinistra con fibbia nera e passante doppio. Da portarsi chiuso sopra la visiera.
Fregio ricamato in argento, rappresentato da una granata e fiamma con monogramma reale per la cavalleria di linea.
I gradi sono costituiti da trecciole in argento larghe mm 3: una per il sottotenente, due per il tenente, tre per il capitano. Oltre a queste gli ufficiali superiori portano in basso un galloncino d’argento largo cm 1,5. Trecciole e gallone sono distanti tra di loro mm 3.
Calzatura
Sciabola
Cinturino
Inizio trascrizione da originale.
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74.
Gli ufficiali fanno uso di due cinturini, uno d’argento e l’altro di cuoio nero verniciato.
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75.
Il cinturino d’argento è formato da un tessuto d’argento, vergato con tre minute righe longitudinali in seta turchina, una delle quali nel mezzo e le altre lateralmente a mm 9 di distanza da quella; avrà una fodera di vitello verniciato nero, che sporgerà ugualmente fuori del gallone, formando così due orli neri; l’altezza del cinturino coi due orli sarà di cm 4.
Esso si cingerà ai fianchi sopra la tunica e si affibbierà sul davanti per mezzo di un fermaglio fornito di una piastra di metallo bianco tagliata a quattro angoli, dell’altezza di cm 5 circa e della lunghezza di cm 6,8.
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76.
Il fermaglio (placca) porterà:
- a) Per la cavalleria di linea, una granata e fiamma in metallo dorato, con sulla bomba la cifra Reale in metallo bianco, il tutto dell’altezza di cm 4,3 e la bomba del diametro di cm 2,2 circa.
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77.
Il cinturino avrà due pendagli dello stesso tessuto d’argento, traversati nel mezzo per tutta la loro lunghezza da una piccola riga di seta turchina, simile a quella del cinturino stesso e foderati similmente di marocchino nero.
Questi pendagli della larghezza di cm 2 circa verranno uniti al cinturino. Il pendaglio posteriore della lunghezza di cm 70 circa vi sarà attaccato scorrevole per mezzo di linguetta di cuoio cucita alla fodera. Il pendaglio anteriore della lunghezza di cm 40 ripiegherà al disopra del cinturino al fianco sinistro e sarà movibile.
In esso vi saranno due occhielli posti al disotto dell’orlo inferiore del cinturino di cm 3 circa, nei quali s’introdurrà il granchio (crochet porte-sabre) fatto a bottone d’acciaio brunito e lucido in un sol pezzo, lungo cm 5,5. Ed al fine d’impedire il fregamento di questo granchio contro la tunica, verrà posta sotto il pendaglio una linguetta di cuoio nero verniciato, la quale sarà cucita dalla parte superiore al pendaglio stesso ed alla parte inferiore verrà assicurata al medesimo per mezzo di un passante pure di cuoio nero verniciato; essa sarà lunga cm 16,5 circa e larga cm 6,5, nella parte inferiore cm 4,5 al centro e cm 5,5 nella parte superiore.
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78.
Il pendaglio posteriore s’attaccherà all’anello inferiore della sciabola per mezzo di due occhielli. Occhielli che verranno uniti da un bottone doppio di metallo bianco, avente da una parte l’impronta della Croce di Savoia.
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79.
Il pendaglio del fianco si attaccherà all’anello superiore della sciabola mediante una fibbia doppia ed ovale, di metallo bianco.
-
80.
Il cinturino di cuoio nero verniciato sarà, in quanto alla forma e dimensione, esattamente conforme a quello d’argento e sarà trapuntato in bianco ai due lati longitudinali, tanto del cinturino che dei pendagli.
Fine trascrizione da originale.
Dragona
Guanti
Spallini
Giberna e bandoliera
Cordoni
Bardatura di parata
- Sella e suoi accessori
- Groppiera e pettorale
- Gualdrappa, valigia, sopraffascia e falso mantello
- Briglia e filetto
Piccola bardatura
- Sella inglese
- Gualdrappa piccola
- Briglia all’inglese per la piccola tenuta










