La Squadriglia Folle
La Squadriglia Folle – 1° Stormo Caccia Terrestre
La Squadriglia Folle e la nascita della prima Pattuglia Acrobatica ufficiale della Regia Aeronautica.

Visti i successi riscossi durate l’esibizione del luglio 1929 a Roma, Italo Balbo, allora Sottosegretario all’Aeronautica, diede l’autorizzazione al Col. Rino Corso Fougier per la fondazione della prima Scuola di Volo Acrobatico. La scuola venne costituita nel 1930 presso l’Aeroporto di Campoformido, prendendo la denominazione di 3° Gruppo Autonomo M.A. (Manifestazione Aerea).
La scuola venne dotata di 5 Fiat C.R.20 che arrivarono a 40 nel giugno del 1930.

“1° Giorno dell’Ala”
La prima manifestazione aerea con la Squadriglia Folle avvenne l’8 giugno 1930 nel “Giorno dell’Ala” a Roma con tre formazioni di cinque aerei CR.20. Sull’aeroporto del Littorio la Squadriglia Folle si esibì davanti a circa 50.000 spettatori e alle più alte cariche dello Stato presentando per la prima volta la nuova figura della “Bomba”. La figura simula un attacco ad una colonna ruotata con l’apertura simultanea dei cinque velivoli e il successivo incrocio sull’obbiettivo che viene fatto esplodere con un comando a distanza.
(Vedi anche il ns. articolo “La nascita del volo acrobatico collettivo in Italia“)
Il 1° Stormo diventa il veicolo di comunicazione principale della Regia Aeronautica e dell’industria aeronautica italiana. La pattuglia acrobatica del 1° Stormo parte quindi, il 5 settembre 1930, per quella che sarà chiamata la “Crociera Orientale”. Sono nove CR.20 bis ai comandi, oltre del Col. Rino Corso Fougier, dei Ten. Alfredo Reglieri, Ten. Antonio Moscatelli, Serg. Ennio Scarpini, Serg. Mario Sansone, Serg. Gino Brizzolati, Serg. Silvio De Giorgi, Serg. Tommaso Diamare, Serg. Ettore Wengi e del Serg. Andrea Citi, che toccano le principali città e capitali dell’Europa orientale strabiliando genti e regnanti.




“2° Giorno dell’Ala”
Nel maggio del 1932, con i suoi caccia CR.20 “Asso” e i Breda Ba.19, il 1° Stormo partecipa al “2° Giorno dell’Ala” esibendosi davanti a 240.000 spettatori in un crescendo di emozionanti manovre.


I piloti della “Squadriglia di Alta Acrobazia” equipaggiata con i Ba.19 e quelli dell’88^, protagonisti del triplo incrocio della bomba, vengono nominati da un impressionato Vittorio Emanuele III, per il loro coraggio, Cavalieri del Regno.


E’ in questa occasione che la stampa utilizza il nome di “Squadriglia Folle” per identificare gli acrobati di Campoformido che volano “a testa in giù” sui Breda 19.







Meeting Internazionale di Acrobazia Aerea di Zurigo-Dubendorf
Questi ultimi sono invitati nel luglio dello stesso anno al Meeting Internazionale di Acrobazia Aerea di Zurigo-Dubendorf dove non viene ammessa tra i concorrenti in quanto di eccessive bravura, capacità e addestramento.



Fougier, che aveva lasciato il 1° Stormo per assumere il comando della Brigata Aerea “Aquila” il 1° giugno del 1933, abbandona definitivamente la “sua” Campoformido lasciando la guida della grande unità al Duca Amedeo d’Aosta.

“Giornata Aerea” di Taliedo
Il nobile pilota, molto legato ai piloti del 4° Stormo, impone nel luglio del 1934, la partecipazione alla “Giornata Aerea” di Taliedo, anche della neonata pattuglia acrobatica del 4°.



“Crociera dell’Europa Occidentale”
Per gli aviatori del 1°, reduci con i loro nuovi CR.30 dai successi della “Crociera dell’Europa Occidentale” e per il loro comandante Col. Da Barberino, questa imposizione segna la fine di un sogno e l’inizio di condivisione di una gloria e una bravura fino ad allora ad esclusivo appannaggio degli “Aquilotti di Campoformido”.




“3° Giorno dell’Ala”
Continua l’attività addestrativa usuale alla quale si affianca, ma in tono minore, l’attività acrobatica anche se la pattuglia del 1° Stormo partecipa, il 20 ottobre del 1934, al “3° Giorno dell’Ala”. Questa grande manifestazione non ha però più il connotato sportivo aeronautico delle due passate edizioni, assumendone uno prettamente militare.

Il “Volo folle” e l’apertura della “Bomba”, perfetti nella geometria e nell’esecuzione, esaltano i presenti.
Il 1° Stormo, alla guida del Col. Plinio Locatelli, viene ulteriormente spogliato e privato di figure essenziali e di velivoli quando, il 15 gennaio del 1936, viene formato a Campoformido, il 6° Stormo Caccia Terrestre.
Questo avviene mentre i reparti di volo del 1° sono rischierati a Catania e Montecelio per la difesa dei cieli meridionali e centrali durante le operazioni militari in Etiopia.
Il 1° Stormo rientra a casa al gran completo il 1° settembre 1936 ma deve cedere parte dei propri Fiat CR.32 e parte del proprio personale, necessari per le attività belliche nella penisola iberica. Impegno, questo, che durerà fino alla primavera del 1939, ponendo i piloti del 1° in particolare rilievo tra i cacciatori italiani e facendo guadagnare agli stessi numerose Medaglie al Valor Militare.


La missione in America Latina
Una data particolarmente significativa per lo Stormo udinese è quella del 3 marzo del 1937, quando, a Roma, viene consegnata nelle mani del Col. Locatelli la Bandiera di Guerra.
Accanto all’attività operativa, ormai predominante, non si dimentica l’addestramento acrobatico in formazione, mantenendo attiva e addestrata una pattuglia acrobatica che è chiamata a partecipare, assieme a quella del 53° Stormo di Mirafiori, alla missione in America Latina.
A rappresentare le ali di Campoformido sono: Viola, Marasco, Carestiato, Teucci, Sbrighi e Mascellani che meravigliano, con i loro argentei CR.32, le folle peruviane, cilene, argentine e brasiliane.
L’incidente del 13 aprile 1938 a Ronchi dei Legionari
L’13 aprile 1938 a Ronchi dei Legionari la pattuglia ha un grave incidente in preparazione dell’evento del 8 maggio.




”Operazione H”
Comunque la pattuglia di Campoformido partecipa, assieme a quelle del 3°, 4° e 6°, all’”Operazione H” (8 maggio 1938), kermesse aerea che si svolge sull’aeroporto di Furbara in onore del Cancelliere tedesco Hitler


Esposizione Internazionale Aeronautica di Belgrado
Ancora, assieme ai “ragazzi del 4°” all’Esposizione Internazionale Aeronautica di Belgrado del 5 giugno 1938.

Ma i venti di guerra soffiavano da li a poco il glorioso 1° Stormo sarebbe stato ridislogato a Catania, per svolgere le attività belliche.
Era la fine dell’era pionieristica del volo acrobatico collettivo. Che riprenderà nel secondo dopoguerra con nuovi fasti.
Gli Aerei




