Caproni Stipa – 1/72 – Autocostruito
Il Caproni Stipa – 1/72 – Autocostruito
Traduzione dell’articolo sul Caproni Stipa autocostruito in 1/72 di Gabriel Stern, Modello e Foto dello stesso autore.
Dall’archivio (2006). Il mio primo modello auto costruito.

“Il cannellone volante”
Potremmo dire che il Caproni Stipa era un gigantesco Tubo di Venturi volante. O un barile vuoto volante.
O un aereo costruito attorno al vuoto.
In qualunque modo si voglia concettualizzarlo, o si è inclini a concepirlo, bisogna ammettere che è una cosa molto bella.


Il Progetto
In un’improvvisa epifania mi resi conto che era molto improbabile che qualsiasi produttore, non importa quanto pazzo o disperato, avrebbe mai affrontato questo aereo. In realtà fin dal 2003 sul mercato c’era già un modello in resina della Dujin in scala 1/72 ma non ne avevo avuto notizia.
Così ho deciso di andare per il mio primo progetto di autocostruzione, sapendo che forse una volta finito il mio modello, qualche produttore avrebbe prodotto sicuramente un kit dell’aereo.
Internet mi ha fornito immagini e una serie di piani che ho adattato alla scala 1/72. I modelli sono stati tagliati e il progetto è iniziato.
La costruzione
Un rapido salto nel negozio di ferramenta dove ho comprato un tubo in PVC di 1 pollice con pareti un po più spesse. Devo dire che ora ho abbastanza rifornimenti per realizzare centinaia di fusoliere tubolari dello Stipa.
Poi con il fidato Dremmel e la levigatrice a tamburo ho iniziato a modellare la fusoliera come un Tubo di Venturi.
Poco dopo essere riuscito a coprirmi di polvere di PVC, il tubo era sagomato. Ho misurato e praticato i fori per i longheroni delle ali, il carrello di atterraggio e le manovre. La mia scatola di scorta forniva le ruote, i sedili, il pannello portastrumenti, l’elica.

Da un cubetto di balsa ho scolpito la gobba superiore della fusoliera, quindi con la tecnica “heat and smash” ho impresso la sagoma su un foglio di plastica. Su questo pezzo sono state praticate due aperture per l’accesso ai pozzetti pilotaggio che davano accesso coraggioso equipaggio. Alcune strutture sono state aggiunte alle pareti laterali, un paio di comandi incollati e le porte incise.
Le superfici di volo sono state fatte con un foglio di plastic card, le ali realizzate essenzialmente con due pannelli, uno superiore e uno inferiore, con un bordo d’attacco di plastica e un rinforzo minuscolo sempre in plastic card inserito all’estremità dell’ala. Ho piegato un po l’asse superiore per ottenere un profilo alare credibile. Le superfici di coda sono state realizzate con un foglio di plastic card levigato.

I due longheroni che attraversando la fusoliera facevano da supporto alle ali e al motore sono stati realizzati con tondini di plastica.

Il motore dell’aereo, un DH Gipsy III, è stato realizzato, dopo un paio di tentativi falliti, con tubi metallici di forme diverse, stuccati, verniciati e posizionati all’interno della fusoliera. È stato un po come costruire un clipper all’interno di una bottiglia, ma sicuramente molto più semplice.

La verniciatura
Che posso dire. In una delle foto che ho visionato, lo Stipa aveva la coda più piccola, completamente in metallo, con alcune piccole macchie qua e là. Questa opzione era allettante, dato che la decorazione dell’altra versione è davvero complicata, anche se attraente.
La costruzione quindi è proceduta senza troppi problemi, a cui è seguitala pittura, lasciando le superfici di coda, il carrello di atterraggio e i dettagli ad una fase successiva. Dopo la preparazione e la levigatura ho applicato il bel blu e poi ho tagliato alcune maschere su nastro adesivo per coprire le “penne” dello schema.
Dopo aver applicato le maschere ho applicato il colore crema chiaro, per poi aggiungere le parti principali rimanenti. Ho stampato le mie decalcomanie. Ho incollato il tubo di Pitot e con la messa in posa del sartiame monofilamento e l’applicazione delle decalcomanie ho concluso il progetto.
Conclusioni
Questo è il mio primo progetto di autocostruzione. Ha richiesto un po di lavoro in più ma è stato divertente. Il modello finito è abbastanza convincente e nonostante alcune imperfezioni penso che coglie l’aura del design.
Il Caproni Stipa trasuda la magia di un’epoca glamour. Lo strano modello paffuto è un vero classico.
Gabriel Stein
Il Modello finito
Modello e Foto di Gabriel Stern
L’articolo originale a questo link: Scratch-built 1/72 Caproni-Stipa